Il Parco delle Tre Ville a Palazzolo sull’Oglio è uno dei parchi più significativi non solo della città, ma dell’intera provincia di Brescia. Questo grande spazio verde, che si estende per circa 40 ettari, rappresenta una combinazione unica di storia, architettura e natura, un vero e proprio locus amoenus nel cuore urbano. Il parco prende il nome dalla presenza di tre ville storiche, costruite tra il XIX e il XX secolo, che rappresentano una testimonianza tangibile del gusto e del prestigio delle famiglie industriali che hanno segnato la storia della città.
Il Contesto Storico e Urbano
Situato in una posizione strategica, il Parco delle Tre Ville si sviluppa lungo un terrazzamento naturale che domina il corso del fiume Oglio. A sud è delimitato dalla Rocha Magna, una storica fortificazione medievale che rappresenta uno dei simboli più antichi della città. A nord, il parco si estende fino alla confluenza tra via Zanardelli e via Sgrazzutti, includendo al suo interno elementi di grande valore storico e paesaggistico, come i giardini all’italiana, le vasche d’acqua, i roseti e alberi secolari che creano un’atmosfera suggestiva e incantevole.
Il parco non è solo un importante polmone verde per la città, ma un luogo che racconta secoli di storia e di trasformazioni urbane. Oltre a essere un punto di contatto tra diversi quartieri cittadini, come Castello, Piazza e Le Calci, il parco collega alcuni dei principali luoghi della cultura locale, tra cui la Casa della Musica, la Scuola d’Arte, il Teatro Sociale e il Centro Culturale Bibliotecario.
Le Tre Ville: Architettura e Storia
Le tre ville che danno il nome al parco furono costruite a cavallo tra Ottocento e Novecento, periodo in cui Palazzolo sull’Oglio divenne un centro industriale di rilevanza, grazie all’impulso dato da alcune delle più importanti famiglie di imprenditori locali. Ogni villa riflette il gusto e lo stile architettonico del suo tempo, offrendo un viaggio attraverso l’evoluzione del linguaggio architettonico tra il XIX e il XX secolo.
Villa Kupfer
La Villa Kupfer, costruita nel 1891 dall’industriale Emilio Kupfer, fondatore di un’azienda di filatura del cotone all’avanguardia per l’uso dell’energia elettrica, è un esempio tipico dell’architettura di gusto nordico. I suoi volumi compatti e i profili appuntiti richiamano infatti lo stile dell’Europa centrale, evidenziando il legame con le origini svizzere del fondatore.
Villa Kupfer fu progettata per essere una delle residenze più moderne dell’epoca, con l’integrazione di impianti elettrici, termici e igienici, che la rendevano un esempio di eccellenza tecnologica. La villa è immersa in un giardino all’inglese, dove la natura e l’architettura si fondono armoniosamente. Questo spazio verde circostante, caratterizzato da sentieri sinuosi e alberi maestosi, riflette l’estetica tipica del paesaggismo romantico, che cercava di ricreare la natura in una forma apparentemente selvaggia, ma in realtà attentamente progettata.
Villa Niggeler
A breve distanza da Villa Kupfer, sorge la Villa Niggeler, anch’essa costruita agli inizi del Novecento. Questo edificio è un esempio di architettura eclettica, che combina influenze provenienti sia dal nord Europa che dall’Italia. Uno degli elementi più distintivi della villa è la sua torretta con altana, un richiamo alle architetture d’Oltralpe, che conferisce all’edificio un carattere quasi fiabesco.
Allo stesso tempo, Villa Niggeler presenta dettagli che richiamano lo stile neorinascimentale italiano, creando un interessante mix tra il classico e il moderno. Questa fusione di stili rispecchia il gusto cosmopolita e raffinato della famiglia proprietaria, espressione di una borghesia industriale in ascesa, che vedeva nell’architettura un mezzo per affermare il proprio status sociale e culturale.
Villa Lanfranchi
La terza villa che completa il complesso è la Villa Lanfranchi, costruita entro il primo decennio del XX secolo su progetto dell’architetto torinese Eugenio Mollino e ampliata negli anni Trenta dall’architetto bergamasco Giulio Paleni. Villa Lanfranchi è un perfetto esempio di stile Liberty, noto anche come Art Nouveau, caratterizzato da linee eleganti e sinuose, che trovano espressione nella decorazione delle finestre, della balconata e dei cornicioni geometrici.
A differenza di altri edifici Liberty più ricchi di decorazioni ridondanti, Villa Lanfranchi si distingue per la sobrietà e l’equilibrio delle sue forme, rendendola un esempio di raffinatezza e modernità. La villa era famosa per ospitare importanti personalità dell’epoca, tra cui, secondo la tradizione, anche la Regina Elena di Montenegro, consorte di Re Vittorio Emanuele III. Oggi, la villa ospita il Fondo Antico librario Lanfranchi, una collezione di oltre settemila volumi stampati tra il 1471 e la metà del Novecento, che rappresenta una risorsa inestimabile per gli studiosi e gli appassionati di storia locale.
Un Parco per il Futuro: Rigenerazione e Cultura
Oltre al valore storico e architettonico, il Parco delle Tre Ville è oggetto di un importante progetto di rigenerazione urbana che mira a trasformarlo in un hub culturale di riferimento per tutta l’area tra Brescia e Bergamo. L’obiettivo è quello di creare un parco modulare, dove le tre ville e i loro giardini diventino centri di sviluppo per la cultura, l’inclusione sociale e l’impresa creativa.
- Villa Emilio Küpfer diventerà il centro del parco culturale, un luogo destinato a ospitare eventi e manifestazioni all’aperto, capaci di attirare turisti e visitatori da tutta la provincia e oltre. L’area intorno alla villa e al castello verrà attrezzata per creare spazi multifunzionali, adatti a ospitare concerti, esposizioni, spettacoli teatrali e altre iniziative culturali.
- Villa Ugo Küpfer sarà invece destinata a diventare un parco intergenerazionale, integrando le attività dell’Associazione Pensionati con progetti sociali ed educativi rivolti ai più giovani e alle persone con disabilità. Gli spazi aperti della villa saranno allestiti per ospitare attività ludiche ed educative all’aperto, creando così un punto di incontro tra diverse generazioni.
- Villa Lanfranchi sarà trasformata in un hub per l’impresa creativa, uno spazio dedicato al coworking e allo sviluppo di progetti innovativi in ambito culturale e sociale. La villa ospiterà anche piccoli eventi pubblici e privati, grazie alla presenza di un ristorante situato nella Casa del Custode, recentemente riqualificata grazie ai fondi del PNRR.
Il Valore Simbolico del Parco
Il Parco delle Tre Ville non è solo un luogo di bellezza naturale e architettonica, ma rappresenta un simbolo della storia di Palazzolo sull’Oglio, un luogo dove passato, presente e futuro si incontrano. Le ville, con i loro giardini, raccontano le vicende delle famiglie che hanno contribuito allo sviluppo industriale della città, mentre il parco guarda al futuro, grazie ai progetti di rigenerazione che mirano a trasformarlo in un polo culturale di eccellenza.
Questo equilibrio tra storia e innovazione, tra architettura e paesaggio, rende il Parco delle Tre Ville un luogo unico, capace di attrarre visitatori da tutta la provincia e di diventare un punto di riferimento per la cultura e lo sviluppo sostenibile del territorio.
Informazioni utili – Parco delle Tre Ville
- Indirizzo: Via Zanardelli 73, 25036 Palazzolo sull’Oglio
- Orari di visita: Il parco è aperto fino alle 19. Le ville sono accessibili solo in occasioni speciali.