Torre del Popolo di Palazzolo sull’Oglio

Torre del Popolo di Palazzolo sull'Oglio

La Torre del Popolo di Palazzolo sull’Oglio, conosciuta anche come Torre di San Fedele, è uno dei simboli più rappresentativi della città e una delle torri campanarie più alte d’Europa, con un’altezza complessiva di 92 metri. Questo straordinario monumento si erge fiero sopra la città, dominando il paesaggio circostante e diventando un punto di riferimento per gli abitanti e i visitatori. Costruita tra il 1813 e il 1830, la Torre del Popolo non è solo una meraviglia architettonica, ma anche un simbolo di resilienza e orgoglio locale, legato a secoli di cultura e storia di Palazzolo sull’Oglio.

Le Origini e la Costruzione della Torre del Popolo, Palazzolo sull’Oglio

La Torre del Popolo ha radici storiche profonde, poiché sorge su un torrione particolarmente simbolico: la Torre Mirabella, parte delle antiche fortificazioni della Rocha Magna, il castello medievale che un tempo difendeva Palazzolo sull’Oglio. Questo elemento non solo conferisce un significato storico alla torre, ma sottolinea anche la sua continuità con il passato, integrando un nuovo simbolo architettonico su una base medievale di grande rilevanza. La Torre Mirabella faceva parte delle difese militari della città e la decisione di costruire la nuova torre campanaria su di essa fu tanto pratica quanto simbolica.

L’idea di edificare la Torre del Popolo risale ai primi anni del XIX secolo, quando vari architetti vennero incaricati di progettare un campanile imponente per servire la nuova chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. I primi piani e disegni furono stilati già nel 1803, ma l’inizio dei lavori venne posticipato fino al 1813 a causa di controversie locali. I compartecipi della Seriola Vetra di Chiari, che dipendevano dal canale di irrigazione che attraversava la zona, si opposero alla costruzione, temendo che un eventuale cedimento del terreno potesse danneggiare il canale, compromettendo la fertilità dei loro terreni agricoli. Il conflitto durò per diversi anni e coinvolse anche le autorità locali e centrali, fino a quando il Ministero dell’Interno intervenne per risolvere la disputa, autorizzando definitivamente l’inizio dei lavori.

Con il via libera alla costruzione, la Torre del Popolo venne progettata con l’ambizione di diventare il simbolo della città di Palazzolo. Gli architetti incaricati continuarono a modificare e innalzare la torre, cercando di ottenere un effetto estetico che fosse all’altezza delle aspettative della comunità e delle autorità religiose. La torre divenne progressivamente più alta man mano che i lavori avanzavano, culminando in una struttura imponente. Realizzata principalmente con pietre locali, la torre si distingue per la sua robustezza e per l’eleganza della sua forma slanciata. Alla fine, la Torre del Popolo raggiunse un’altezza di 85 metri, facendo di essa la torre civica campanaria a sezione circolare più alta d’Europa. La sua costruzione, durata circa diciassette anni, rappresentò una delle opere più ambiziose e significative della città di Palazzolo sull’Oglio.

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L’Estetica e l’Altezza della Torre del Popolo

La Torre del Popolo si distingue non solo per la sua imponente altezza, ma anche per il design raffinato che riflette il desiderio degli architetti di combinare funzionalità e bellezza. La forma insolita della torre, un cilindro slanciato con una cupola sulla cima, è il risultato di una continua ricerca di perfezione estetica. Gli architetti coinvolti nella sua progettazione volevano creare un monumento che non fosse solo un semplice campanile, ma un’opera d’arte che potesse elevare lo spirito e ispirare la comunità. La torre fu quindi progettata con una particolare attenzione all’armonia delle sue proporzioni, diventando un esempio di eleganza architettonica che continua a impressionare i visitatori.

La cella campanaria, situata nella parte superiore della torre, è circondata da colonne che derivano da un progetto mai realizzato per un arco trionfale che i Bergamaschi avevano dedicato a Napoleone nel 1812. Questo dettaglio architettonico aggiunge prestigio alla torre, collegandola non solo alla storia locale, ma anche agli eventi storici europei di quell’epoca. Le colonne della cella campanaria danno alla torre una sensazione di leggerezza, contrastando con la massiccia base in pietra della Torre Mirabella.

Uno degli elementi più distintivi della Torre del Popolo è senza dubbio la statua di San Fedele, il santo patrono di Palazzolo sull’Oglio. La prima statua, realizzata in legno, fu inaugurata nel 1826, ma venne distrutta in un devastante incendio nella notte del 19-20 febbraio 1893, durante i festeggiamenti per il giubileo di Papa Leone XIII. Questo evento segnò un momento tragico per la comunità, ma anche un’opportunità per ricostruire e migliorare la torre. Nel 1896, venne inaugurata una nuova statua di San Fedele, questa volta realizzata dallo scultore milanese Marco Antonio Ricci. La nuova statua, alta sette metri e realizzata con una tecnica innovativa di galvanoplastica, è uno dei primi esempi di scultura eseguita con questo metodo. La galvanoplastica permette di ricoprire una struttura interna leggera con uno strato di rame, conferendo alla statua sia resistenza che leggerezza. Con un peso complessivo di circa 900 chilogrammi, la statua di San Fedele si erge maestosa sulla cima della torre, osservando la città dall’alto con la sua lancia in mano, simbolo di protezione e guida per la comunità.

Il Campanile e le Campane

La Torre del Popolo ospitava originariamente cinque campane, montate nel 1831 e fuse dalla fonderia Chiappani di Verona. Queste campane, che pesavano complessivamente circa 7.270 kg, erano un elemento fondamentale della vita quotidiana di Palazzolo, scandendo il tempo e chiamando i fedeli alle funzioni religiose. Tuttavia, durante la Seconda Guerra Mondiale, le campane furono fuse per ricavare materiali bellici, come accadde in molte altre città italiane.

Dopo la guerra, nel 1946, fu inaugurato un nuovo concerto di dodici campane, installato nella cella campanaria. Le nuove campane, con un sistema di suono doppio, a motore e a corde per il suono manuale, furono un dono alla comunità e sono ancora oggi utilizzate per accompagnare le celebrazioni religiose e gli eventi civili. Le dieci campane più piccole sono collocate all’esterno della torre, mentre le due maggiori si trovano all’interno della cella campanaria. Il peso totale delle campane è di circa 10.197 kg, rendendo il suono della torre una delle caratteristiche più distintive della città.

La Torre del Popolo come Simbolo di Resilienza

Nel corso della sua storia, la Torre del Popolo ha subito diversi danni, ma ogni volta è stata restaurata con cura per preservarne l’integrità. Uno degli episodi più drammatici fu l’incendio del 1893, che distrusse la cupola e la prima statua di San Fedele. La ricostruzione, che avvenne negli anni successivi sotto la direzione dell’architetto bresciano Luigi Arcioni, fu un’opera imponente che dimostrò la determinazione della comunità di Palazzolo a preservare il suo simbolo.

Anche i rallentamenti durante la costruzione originale, dovuti a carenze di fondi e alla morte del direttore del progetto, don Cristoforo Chiodi, non fermarono i lavori. La perseveranza della comunità e degli architetti coinvolti portò alla creazione di una torre che non solo rappresenta la forza del passato, ma continua a essere un punto di riferimento per il futuro.

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La Torre del Popolo di Palazzolo sull’Oglio: Oggi

Oggi, la Torre del Popolo è un’importante attrazione turistica e culturale a Palazzolo sull’Oglio. I visitatori possono ammirare l’architettura unica della torre e la vista mozzafiato che offre sulla città e sulla campagna circostante. La sua posizione centrale la rende facilmente accessibile, e molti degli eventi culturali e religiosi di Palazzolo sono accompagnati dal suono delle sue campane.

Alla base della torre, si trova una balaustra ornata da statue raffiguranti santi, tra cui San Pietro, San Paolo, San Sebastiano, San Giovanni Battista, San Fermo, San Rocco e Maria Maddalena. Queste statue aggiungono un ulteriore livello di bellezza e significato religioso alla torre, rendendola non solo un monumento architettonico, ma anche un simbolo di devozione e fede per la comunità locale.