La Rocchetta Rocha Parva è uno dei simboli più antichi e affascinanti di Palazzolo sull’Oglio, una città storica situata nella provincia di Brescia, in Lombardia. Questa torre quadrata, che si affaccia sul ponte romano e si contrappone al Castello di Palazzolo e alla Torre del Popolo, è una testimonianza del complesso sistema di fortificazioni che nel Medioevo caratterizzava questa regione strategicamente importante. La Rocchetta fa parte di ciò che in passato veniva chiamato Rocha Parva, un complesso fortificato costruito tra il IX e il X secolo per proteggere il passaggio sul fiume Oglio e difendere la comunità di Mura, il borgo che sorgeva in questa parte della città.
Origini della Rocchetta Rocha Parva
La storia della Rocchetta inizia in un’epoca di grande instabilità politica e militare, quando la necessità di difendere le vie di comunicazione e le risorse naturali era di vitale importanza per la sopravvivenza delle comunità. Costruita tra il IX e il X secolo, la Rocchetta nasce insieme alla Rocha Magna, l’attuale Castello di Palazzolo, situata sulla riva opposta del fiume. La costruzione simultanea di queste due fortificazioni riflette la necessità comune di proteggere il cruciale attraversamento del fiume Oglio, sul quale si trova ancora oggi il ponte romano.
La Rocha Parva, così chiamata per la sua dimensione relativamente ridotta rispetto alla Rocha Magna, era un importante baluardo difensivo per il rione di Mura. Questa fortificazione serviva a proteggere non solo il ponte e il fiume, ma anche l’intera area circostante. La Rocchetta costituiva il fulcro di un complesso sistema difensivo, che includeva un terrapieno e un fossato, i cui resti sono ancora visibili nel Lungo Oglio e nel giardino pubblico adiacente. Il fossato e il terrapieno circondavano il rione di Mura, giungendo fino al Torrione, prima di discendere nuovamente verso il fiume, contribuendo così alla protezione della città.
Funzione Militare e Architettura della Rocchetta
La Rocchetta Rocha Parva era chiaramente destinata a scopi militari, come dimostrano i resti della torre e le caratteristiche architettoniche visibili ancora oggi. Sul lato nord della torre, è possibile osservare alcune monofore, piccole finestre strette che servivano a far entrare la luce e a permettere ai difensori di scrutare l’orizzonte senza esporsi agli attacchi nemici. Sul lato sud, invece, si possono vedere i supporti in pietra di Credaro, sui quali poggiavano i graticci che proteggevano i soldati durante le ore diurne. Questi graticci, probabilmente di legno, fornivano una copertura aggiuntiva per i soldati impegnati nella sorveglianza della zona.
La Rocchetta era costruita con una tessitura muraria che rifletteva le risorse disponibili nella regione. Gli spigoli della torre sono costituiti da blocchi squadrati di pietra, che conferivano stabilità e robustezza alla struttura. Il resto della torre, invece, era costruito con ciottoli di fiume e mattoni, materiali più facilmente reperibili nella zona e che rappresentano una soluzione pratica e funzionale per le fortificazioni di quell’epoca. Questa combinazione di materiali conferiva alla torre un aspetto solido e imponente, pur mantenendo un legame con il paesaggio naturale circostante.
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Declino e Trasformazione nel XV e XVII Secolo
Nel corso dei secoli, la Rocchetta Rocha Parva fu testimone di numerosi conflitti e vicende belliche che ne compromisero l’integrità. Già nella prima metà del XV secolo, la torre era in cattive condizioni, e le continue azioni militari a cui fu sottoposta la resero ancora più malconcia. La struttura venne progressivamente abbandonata, e nel corso della seconda metà del secolo subì smantellamenti e mutilazioni che ne ridussero ulteriormente la capacità difensiva.
Nel XVII secolo, la Rocchetta subì una trasformazione radicale. A seguito del declino della sua funzione militare, la torre venne abbassata e trasformata in campanile. Questa trasformazione rappresenta un cambio significativo nella storia della torre, che da struttura difensiva divenne un simbolo religioso per la comunità locale. Venne aggiunta una campana e un grande orologio, elementi che resero la torre un punto di riferimento per gli abitanti di Palazzolo sull’Oglio. La scala a chiocciola originale, realizzata in pietra di Sarnico, venne conservata e utilizzata per raggiungere la cella campanaria, ed è tuttora presente all’interno della torre.
La Rocchetta e il Ponte Romano
La Rocchetta Rocha Parva ha sempre avuto una posizione strategica in relazione al ponte romano, una delle strutture più importanti di Palazzolo sull’Oglio. Il ponte, costruito anch’esso tra il IV e il V secolo lungo la via Gallica, era un passaggio cruciale per i collegamenti tra Brescia, Bergamo e Milano. Il controllo del ponte era essenziale per la protezione delle vie commerciali e per il passaggio delle truppe. La presenza della Rocchetta su una delle rive del fiume, insieme alla Rocha Magna sull’altra riva, garantiva un efficace controllo dell’intera area, rendendo difficile qualsiasi tentativo di attraversamento non autorizzato.
La posizione della torre, affacciata direttamente sul ponte, conferiva alla Rocchetta un ruolo centrale nella sorveglianza del fiume. Qualsiasi movimento lungo il ponte poteva essere facilmente monitorato, e la torre fungeva da punto di osservazione per eventuali incursioni o attacchi da parte di nemici provenienti dall’altra sponda del fiume. In questo contesto, la Rocchetta e il ponte romano formavano un sistema difensivo integrato, che per secoli garantì la protezione del territorio di Palazzolo sull’Oglio.
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La Rocchetta Oggi
Nonostante i secoli di trasformazioni e deterioramenti, la Rocchetta Rocha Parva rimane uno dei simboli più importanti della storia di Palazzolo sull’Oglio. La torre, con la sua imponente presenza e la sua storia millenaria, continua a testimoniare l’importanza strategica che la città ebbe nel corso dei secoli. Oggi, i resti della Rocchetta sono parte del patrimonio storico della città e attirano l’attenzione di storici, archeologi e turisti interessati a scoprire le radici medievali di Palazzolo.
I visitatori possono ancora vedere i resti delle mura e delle fortificazioni che un tempo circondavano il rione di Mura, offrendo uno spaccato della vita militare e sociale del Medioevo. La scala a chiocciola in pietra di Sarnico e la campana che venne aggiunta nel XVII secolo sono ancora accessibili, e la Rocchetta rimane un punto di osservazione privilegiato per chi desidera ammirare il panorama del ponte romano e del fiume Oglio.