La Storia di Palazzolo sull’Oglio

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Palazzolo sull’Oglio, situata al confine tra le province di Brescia e Bergamo, è una cittadina con una lunga e affascinante storia che affonda le sue radici in epoche lontane, attraversando periodi di dominazione romana, medievale, rinascimentale e industriale. Oggi, con i suoi oltre 20.000 abitanti, è una delle principali località della Bassa bresciana e un importante centro industriale e culturale.

Storia di Palazzolo sull’Oglio

Il nome attuale del comune, “Palazzolo sull’Oglio”, è stato adottato nel 1862 con un Regio Decreto per distinguersi da altre località italiane chiamate Palazzolo e per evidenziare il legame stretto con il fiume Oglio, che attraversa la città. L’origine del nome “Palazzolo” deriva dal latino “Palatium”, un riferimento ai palazzi costruiti durante il dominio romano. Vediamo ora, in dettaglio, i principali momenti storici che hanno caratterizzato la cittadina di Palazzolo sull’Oglio.

Origini e periodo romano

Le origini del Comune di Palazzolo sull’Oglio risalgono all’epoca preromana, quando il territorio era abitato dalle popolazioni celtiche dei Cenomani e degli Insubri. Queste popolazioni si stabilirono lungo il fiume Oglio, sfruttando la sua posizione strategica come via di comunicazione e fonte di risorse. Il fiume, infatti, segnava un confine naturale tra le diverse tribù e successivamente tra gli imperi che si contendevano la Pianura Padana.

Con l’espansione dell’Impero Romano, la città di Palatium divenne un importante nodo di transito lungo la via Gallica, la strada che collegava Brixia (Brescia) con Mediolanum (Milano). Il ponte romano, costruito tra il IV e il V secolo, ancora oggi testimonia l’importanza della città come snodo commerciale e militare. La presenza di un ponte sul fiume facilitava il passaggio di truppe, merci e persone, rendendo Palazzolo un luogo di grande importanza strategica.

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Il Medioevo e le lotte per il controllo dell’Oglio

Con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, Palazzolo, come molte altre città italiane, attraversò un periodo di instabilità e fu soggetta a frequenti invasioni da parte di popoli barbari. Durante il Medioevo, Palazzolo si trovò al centro di numerose battaglie per il controllo del fiume Oglio, in particolare tra le due rive opposte del borgo fortificato di Mura e la cittadella di Palazzolo.

Nel 1192, con la firma della Pace di Mura, i due nuclei abitati si unirono, formando un unico comune. Il Castello di Palazzolo, o Rocha Magna, costruito nel IX secolo, divenne il fulcro delle difese cittadine. Le fortificazioni, che includevano anche la Rocchetta sulla sponda opposta, garantivano protezione contro le incursioni dei nemici e favorivano lo sviluppo economico della città. In questo periodo, Palazzolo si dotò di una struttura amministrativa solida, con la divisione in tre “quadre”: Mura, Mercato e Riva.

Nel XIII e XIV secolo, la città divenne teatro di scontri tra le fazioni guelfe e ghibelline. I ghibellini bresciani si rifugiarono nel Castello di Palazzolo nel 1316, ma furono sconfitti dai guelfi, che posero l’assedio alla fortezza. Durante il regno dell’imperatore Ludovico il Bavaro, nel 1329, Palazzolo ottenne una certa autonomia da Brescia, ma nel 1337 il controllo della città passò nelle mani dei Visconti di Milano, segnando un nuovo capitolo nella sua storia.

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Il dominio della Repubblica di Venezia

Nel 1428, Palazzolo fu incorporata nel dominio della Repubblica di Venezia. Sotto il governo veneziano, la città mantenne il suo ruolo di capoluogo di quadra e sede di una Podesteria, che comprendeva nove comuni limitrofi. Durante il dominio veneziano, Palazzolo prosperò grazie all’economia basata sulla lavorazione dei prodotti agricoli e sull’uso delle acque dell’Oglio per il funzionamento di mulini e filande.

Il Leone di San Marco, simbolo della Serenissima, era visibile su diversi edifici pubblici della città, e l’influenza veneziana contribuì alla costruzione di importanti infrastrutture, come il Ponte Reale sull’Oglio. Nel 1477, questo ponte fu ampliato per facilitare il commercio e il passaggio delle merci. Inoltre, furono create le rogge Vetra e Fusia, due canali che derivavano l’acqua dall’Oglio per alimentare i mulini e le prime industrie tessili della città.

Tuttavia, Palazzolo fu duramente colpita dalla peste del 1630, che decimò la popolazione e rallentò lo sviluppo economico della città. Solo nella seconda metà del XVII secolo, con l’introduzione della coltivazione del mais e del gelso, e grazie all’allevamento dei bachi da seta, la cittadina conobbe una ripresa economica.

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Il periodo napoleonico e austriaco

Con l’arrivo delle truppe napoleoniche e la proclamazione della Repubblica Bresciana nel 1797, Palazzolo entrò in un nuovo assetto politico. Durante il periodo napoleonico, il comune fu incluso nel cantone dell’Alto Oglio, parte della Repubblica Cisalpina, e successivamente nel Distretto di Chiari del Regno d’Italia (1805).

Dopo la caduta di Napoleone, Palazzolo tornò sotto il controllo austriaco, entrando a far parte del Regno Lombardo-Veneto. Questo periodo vide un’ulteriore crescita della città, soprattutto dal punto di vista industriale. Nel 1856, venne costruito il primo impianto per la produzione di calce e cemento in Italia, sfruttando il calcare proveniente dal Lago d’Iseo. I prodotti di questo impianto vennero utilizzati anche per la costruzione della linea ferroviaria Milano-Venezia e per la stazione di Venezia Santa Lucia.

L’industrializzazione e il Novecento

La fine del XIX secolo vide Palazzolo diventare un importante centro industriale, grazie allo sviluppo di numerose attività tessili e metallurgiche. La cittadina fu tra le prime a introdurre l’uso dell’energia elettrica a scopo industriale, con l’apertura della fabbrica Niggeler & Küpfer nel 1877. Nel settore tessile, Palazzolo fu anche la sede del primo bottonificio italiano, che successivamente si convertì alla produzione di cerniere lampo durante la prima guerra mondiale.

L’industrializzazione di Palazzolo portò a un aumento della popolazione e alla creazione delle prime organizzazioni operaie, come la Società operaia maschile di mutuo soccorso e la Camera del Lavoro. Il tessuto sociale della città si arricchì di nuove iniziative culturali e politiche, che influenzarono profondamente la vita cittadina.

Durante la Grande Guerra, Palazzolo ospitò un ospedale della Croce Rossa Italiana, mentre durante la Seconda Guerra Mondiale la città subì numerosi bombardamenti a causa della presenza della ferrovia e del ponte ferroviario sull’Oglio, strategicamente importanti per gli eserciti in movimento. Il ponte fu riaperto al traffico solo il 27 aprile 1945, dopo la fine del conflitto.

La Palazzolo moderna

Nel 1954, Palazzolo fu elevata al rango di città, un riconoscimento della sua importanza economica e demografica nella provincia di Brescia. La città di Palazzolo sull’Oglio è suddivisa in diversi rioni o quartieri, ciascuno con una propria identità storica e culturale. Tra i più importanti si trovano Mura, Piazza, Riva, Calci, Costa, Sacro Cuore, San Rocco, San Giuseppe e la Sgraffigna, che insieme formano il cuore del tessuto urbano Nel 1962, oltre a questi quartieri, i confini della città di Palazzolo sull’Oglio furono ampliati con l’annessione della frazione di San Pancrazio, una località di circa 3.000 abitanti, precedentemente divisa tra i comuni di Adro e Erbusco. Questa frazione è particolarmente nota per essere una zona vitivinicola che produce vini della celebre Franciacorta, rappresentando l’unica parte del territorio comunale a rientrare in questa rinomata area di produzione.

Gli anni successivi videro Palazzolo crescere come centro industriale, commerciale e culturale, fino a diventare una delle cittadine più dinamiche della Bassa bresciana. Negli ultimi decenni, Palazzolo ha saputo valorizzare il suo patrimonio storico e architettonico, promuovendo attività culturali e turistiche.

Per chi si domanda cosa vedere a Palazzolo sull’Oglio, la città conserva ancora oggi numerosi monumenti e testimonianze del suo passato, come la Torre del Popolo, il Castello di Palazzolo e il Ponte Romano, che attirano turisti e appassionati di storia da tutta Italia. Nel 1991, la città ricevette un onore particolare: l’Osservatorio Bassano Bresciano scoprì un asteroide nella fascia principale, che fu battezzato 6793 Palazzolo in omaggio alla città.

Palazzolo sull’Oglio è una città che ha saputo attraversare secoli di storia, evolvendo da un importante insediamento romano a un centro industriale moderno e fiorente. La sua storia è ricca di eventi e personaggi, che hanno lasciato un segno indelebile sul suo territorio e sulla sua cultura. Oggi, Palazzolo rappresenta un mix perfetto di passato e presente, con i suoi monumenti storici, il suo dinamismo economico e le sue tradizioni che continuano a vivere nel cuore dei suoi abitanti.